Collegare le flotte per combattere le frodi sui carburanti
In un momento in cui le sfide del settore logistico richiedono una gestione sempre più rigorosa dei costi e dei tempi, i gestori di flotte non possono più accontentarsi di tracciare geograficamente i loro veicoli tramite un’unità GPS di bordo. Infatti, di fronte all’inflazione dei prezzi alla pompa, i conducenti possono essere tentati di utilizzare la carta carburante a proprio vantaggio, sottraendo parte del gasolio destinato al proprio veicolo. Questo tipo di frode sembra essere sempre più diffuso e giustifica l’utilizzo da parte dei gestori di flotte di soluzioni come quelle offerte da Echoes, che consentono di monitorare in tempo reale un’ampia gamma di parametri del veicolo.
Abbiamo intervistato un’azienda di trasporti con sede a sud di Parigi, specializzata nel trasporto di prodotti refrigerati e medicali in tutta Europa. Tra i suoi clienti figurano alcuni dei grandi nomi della logistica in subappalto, oltre a gruppi francesi specializzati in beni di lusso. I suoi 180 dipendenti comprendono 90 autisti di LV, 80 autisti di mezzi pesanti e una decina di impiegati amministrativi.
Vincoli di posizione e di tempo
A differenza dei logisti specializzati in consegne “dell’ultimo miglio”, questa azienda trasporta solo merci da piattaforma a piattaforma. Le consegne vengono effettuate in Europa, dal lunedì al venerdì, utilizzando 180 veicoli leggeri e pesanti, la maggior parte dei quali refrigerati e/o specializzati nel trasporto medico. In Francia, i flussi sono principalmente Nord-Sud, lungo le autostrade A6/A7, con un lead time generalmente D+1. I camion sono generalmente assegnati a un solo autista, quindi la pianificazione è minima o nulla. Tuttavia, nella sua attività di logistica, fortemente incentrata sui settori medico e del lusso, l’azienda deve affrontare una serie di sfide specifiche:
- Il valore di mercato di alcune spedizioni, a volte con l’esigenza del cliente di poterne tracciare la posizione
- Tempi di consegna stretti, con l’esigenza di poter monitorare i progressi in tempo reale e di poter produrre prove in caso di controversie. Questo può aiutare a evitare penali per ritardi di consegna.
“Da qui la necessità di un sistema di geolocalizzazione e tracciamento dei veicoli in tempo reale”, spiega il responsabile della flotta aziendale. “Qualche anno fa abbiamo sottoscritto un sistema di localizzazione GPS che ha funzionato in modo soddisfacente”.
12.000 litri di carburante deviati ogni anno
Purtroppo, negli ultimi anni è comparsa una nuova piaga: il furto di carburante da parte di autisti senza scrupoli. “Abbiamo già subito diverse appropriazioni indebite di carburante, tra cui una di 3.000 litri e un’altra di 6.000 litri”, spiega il nostro interlocutore. Il metodo è semplice: la carta carburante fornita dall’azienda viene utilizzata per riempire un contenitore diverso dal serbatoio del camion, senza che nessuno se ne accorga. Una semplice lattina utilizzata per ogni rifornimento può recuperare centinaia di litri al mese. Secondo le sue stime, “10.000-12.000 litri all’anno” sono oggetto di frode per la sua azienda. Si tratta di una perdita totale di quasi 20.000 euro, tasse incluse, per l’azienda.
Da qui la necessità di integrare la geolocalizzazione con il monitoraggio in tempo reale dei dati sul carburante, “cosa che la nostra precedente applicazione non offriva”. Raccogliendo i dati in tempo reale trasmessi dai veicoli al produttore tramite un chip 4/5G a bordo, Echoes è in grado di offrire il monitoraggio di numerosi parametri nella sua applicazione CarFleet, tra cui :
- La posizione e la storia dei viaggi
- Chilometraggio totale e distanza percorsa in ogni tappa
- Livello del serbatoio o della batteria
- Storico dettagliato dei rifornimenti e delle ricariche per i veicoli elettrici
- Consumo di carburante
CarFleet, la soluzione antifrode per i gestori di flotte aziendali
Grazie a questi dati, per il gestore della flotta non c’è niente di più semplice che riconciliare i dati di rifornimento disponibili in CarFleet con quelli forniti dal raffinatore: “Basta confrontare le estrazioni del nostro raffinatore AS24 con i dati Echoes per rendersi conto rapidamente di un’incongruenza e intervenire”, spiega il gestore della flotta.
Nell’azienda in questione, non è stata segnalata alcuna frode da quando è stato introdotto CarFleet. Non c’è dubbio che la comunicazione interna sull’uso di CarFleet agisca da deterrente per i dipendenti che altrimenti potrebbero essere tentati di commettere frodi. Con 20 marchi compatibili, CarFleet rappresenta oggi la soluzione antifrode più completa sul mercato, senza la necessità di installare una scatola, di intervenire sul veicolo o di assumere alcun impegno da parte del cliente.